La Gestione della Crisi d’Impresa: Obblighi e Strumenti per gli Amministratori

a cura del Dott. Vincenzo Caterino

La riforma della crisi d’impresa introdotta con il D.lgs. n. 14/2019 ha posto un focus significativo sull’importanza della tempestiva individuazione e gestione della crisi da parte degli organi di amministrazione e controllo delle società.

 L’art. 2086 c.c. ha delineato una serie di obblighi per gli imprenditori operanti in forma societaria o collettiva, tra cui l’istituzione di un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e dimensioni dell’impresa.

Un adeguato assetto organizzativo, di norma consta dei seguenti elementi:

  1. Organigramma Aziendale e funzionigramma che identifichino chiaramente le funzioni, compiti e linee di responsabilità;
  2. Esercizio dell’attività decisionale e direttiva da parte dei soggetti ai quali sono attribuiti i relativi poteri;
  3. Procedure che assicurino l’efficienza e l’efficacia della gestione dei rischi e del sistema di controllo;
  4. Procedure che assicurino la presenza di personale con adeguata competenza a svolgere le funzioni assegnate;
  5. Direttive e procedure aziendali, loro aggiornamento periodico ed effettiva diffusione;
  6. Sistemi di rilevazione tempestiva dei segnali di crisi e di perdita della continuità aziendale;

Gli amministratori che trascurano di istituire un adeguato assetto organizzativo e non rilevano tempestivamente la situazione di crisi e non si adoperano per risolverla, sono soggetti ad azioni di responsabilità ex art. 2393 del Codice civile.

La mancata adozione degli adeguati assetti apre la strada anche a denunce al Tribunale e può configurare anche reati quali il falso in bilancio.

In conclusione, l’implementazione di adeguati assetti organizzativi è non solo un obbligo normativo, ma anche una condizione essenziale per la sostenibilità e la legalità delle attività aziendali, evitando rischi legali e finanziari.