Resto al Sud 2.0: importanti novità

a cura del Dott. Agostino Palmiero

L’art 18 del Decreto-legge Coesione, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ed in vigore dal giorno 8 maggio 2024, apporta sostanziali modifiche al noto Bando promosso da Invitalia, sia sul fronte dei soggetti destinatari della misura, sia sul fronte delle agevolazioni previste, tanto che si può parlare di un vero e proprio «Resto al SUD 2.0».

Questa nuova versione del Bando non lo snatura nello scopo, che resta quello di promuovere la costituzione di nuove attività di lavoro autonomo, libero professionale, ed imprenditoriale, localizzate nel Mezzogiorno d’Italia, ma apporta importanti novità circa i soggetti beneficiari, che nelle previsioni del nuovo Decreto, diventano i soggetti con un’età inferiore a 35 anni in possesso dei seguenti requisiti:

– Condizioni di vulnerabilità sociale, di discriminazione, di marginalità così come definite direttamente dal Piano Nazionale Giovani, Donne e Lavoro 2021-2027;

–  Disoccupati, inattivi e inoccupati;

– Disoccupati che risultino essere destinatari delle misure del programma di politica attiva Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori (GOL).

Altra sostanziosa novità è rinvenibile negli incentivi previsti, nel Resto al SUD 2.0, infatti, le agevolazioni consistono in:

– Un voucher di avvio in regime de minimis, non soggetto a rimborso per l’acquisto di beni, strumenti e servizi per l’avvio delle attività per un importo massimo di 40.000 euro. Nel caso in cui vengano effettuati degli acquisti di beni e servizi tecnologici e di digitali o altri beni diretti che possano servire ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico, il voucher è pari a 50.000 euro;

– Un contributo in regime de minimis per programmi di spesa del valore inferiore a 120.000 euro, consistente in un consistente in un contributo a fondo perduto fino al 75% per l’avvio delle attività ammesse;

– Un contributo, anche questo in regime de minimis, per sostenere i programmi di spesa compresi tra i 120.000 euro e i 200.00 euro, consistente in un contributo a fondo perduto fino 70% per l’avvio delle attività ammesse;