Pubblicati i modelli per la certificazione del revisore legale dei conti per i crediti d’imposta R&S

a cura della Dott.ssa Arianna Pezone

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con decreto direttoriale dello scorso 5 giugno, ha pubblicato i modelli di certificazione necessari per il riconoscimento del credito d’imposta in ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica.

La misura già da tempo viene annoverata tra le agevolazioni fiscali a disposizione di tutte le imprese residenti del territorio dello Stato incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, escludendo dalla partecipazione solo le imprese che non si trovano in normali condizioni di svolgimento dell’attività (liquidazione volontaria, fallimento/liquidazione giudiziale, l.c.a, concordato preventivo o altra procedura concorsuale).

Dal 5 giugno sono disponibili i modelli che consentono al certificatore, iscritto all’Albo dei certificatori di cui all’art. 2, co. 1 del D.P.C.M. del 15 settembre 2023, di caricare in piattaforma la documentazione necessaria ai fini del riconoscimento del credito d’imposta, ovvero l’apposita certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti circa l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili. Le imprese non obbligate per legge alla revisione legale dei conti possono incrementare il loro credito d’imposta di un massimo di 5.000 euro per le spese sostenute.

È utile ricordare che, per le attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale, sono ammissibili tutte le spese sostenute dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2031, fino a un massimo del 10% con un limite annuale di 5 milioni di euro. Per le attività di innovazione tecnologica, 4.0, green, design e ideazione estetica, sono ammissibili le spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025, con un limite del 5% e importi annuali massimi compresi tra 2 e 4 milioni di euro.